Bonus Edilizi 2025: tutte le novità
Ristrutturare Casa nel 2025
L’Azienda De Nittis è specializzata nella ristrutturazione residenziale in provincia di Cuneo e Piemonte, con progetti chiavi in mano garantiti e completi.
Oltre ad affidarsi ad una Ditta esperta e professionale in grado di seguire tutte le opere e le operazione, è molto importante comprendere a fondo quali sono i Bonus e gli incentivi che possono far risparmiare sui lavori.
In questo articolo proviamo a fornire una panoramica dei bonus edilizi, proponendo una guida sintetica e le principali novità sull’argomento per l’anno 2025.
Bonus ristrutturazione
Nel 2024, la detrazione resta invece fissata al 50% per interventi su abitazioni e parti comuni di edifici residenziali. Il tetto di spesa massimo è di 96.000 euro per unità immobiliare, con una detrazione massima di 48.000 euro, da suddividere in 10 rate annuali di pari importo.
Possono accedere al bonus:
Proprietari e nudi proprietari;
Titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
Affittuari e comodatari;
Soci di cooperative;
Imprenditori individuali, purché l’immobile non sia un bene strumentale;
Componenti di società semplici, SNC, SAS o imprese familiari.
Anche familiari conviventi, coniugi separati assegnatari, conviventi more uxorio e membri di unione civile possono usufruire della detrazione se sostengono le spese.
Se due comproprietari dividono i costi, entrambi hanno diritto alla detrazione, purché la fattura riporti la quota di spesa sostenuta da ciascuno. L’acquirente di un immobile può accedere al bonus se il contratto preliminare è registrato e i lavori sono eseguiti a sue spese.
Il bonus si applica a lavori come:
Manutenzione straordinaria: rinnovamento strutturale, installazione di ascensori, sostituzione di infissi, rifacimento di scale e rampe;
Risparmio energetico: miglioramenti per ridurre i consumi;
Restauro conservativo: prevenzione del degrado, adeguamento degli spazi;
Ristrutturazione edilizia: demolizioni, ricostruzioni, modifiche della facciata, creazione di balconi o mansarde, trasformazioni di ambienti interni.
Chi effettua i lavori direttamente può richiedere il bonus per i materiali acquistati.
Come cambia il bonus ristrutturazione dal 2025
Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027, il bonus ristrutturazione permetterà una detrazione del 50% per le abitazioni principali, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. Per seconde e terze case, la percentuale scenderà al 36% (fino al 2027) e al 30% dal 2028, con un limite di spesa di 48.000 euro.
Dal prossimo anno, entra in vigore un cambiamento importante per i contribuenti con un reddito superiore a 75.000 euro. In questo caso, l’importo delle detrazioni fiscali sarà personalizzato, tenendo conto di alcuni fattori:
Il numero di figli a carico;
La presenza di figli con disabilità.
Questo sistema mantiene i tetti di spesa e le regole generali previste per ciascun bonus, ma introduce una maggiore attenzione alle esigenze delle famiglie con situazioni particolari.
Questi cambiamenti sono parte delle nuove regole incluse nella Legge di Bilancio, pensate per garantire una maggiore equità nel sistema delle detrazioni.
A partire dal 2028 e per i sei anni successivi, fino al 2033, la detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione sarà fissata al 30% per tutti gli interventi, sia su prime case che su altre abitazioni. Il limite massimo di spesa scenderà a 48.000 euro per ciascun intervento. Tuttavia, è possibile che in futuro vengano introdotte modifiche o proroghe a queste disposizioni.
Approfittare del bonus ora significa risparmiare di più su interventi che migliorano la qualità della casa e il suo valore!
Lavori coperti dal bonus ristrutturazione dal 2025
Il Bonus ristrutturazione 2025 andrà a coprire tutti i lavori di Manutenzione straordinaria, cioè quegli interventi che migliorano la funzionalità dell'immobile senza modificarne la volumetria complessiva, come:
Installazione di ascensori;
Rifacimento di scale o recinzioni;
Sostituzione di infissi;
Lavori per il risparmio energetico.
Compresi nel bonus anche i lavori di restauro e risanamento conservativo, finalizzati a mantenere o recuperare le condizioni originarie dell’immobile. Alcuni esempi sono l’adeguamento delle altezze dei solai o l’apertura di nuove finestre per migliorare la ventilazione e l'illuminazione. Sono integrati anche le opere di Ristrutturazione edilizia, tra cui demolizione e ricostruzione di un edificio, modifica della facciata, costruzione di mansarde o balconi o creazione di nuovi ambienti che aumentano la volumetria.
Infine, farà parte del Bonus ristrutturazione 2025 anche la Manutenzione ordinaria per parti comuni e per interventi che riguardano le aree condivise negli edifici, come:
Sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti;
Verniciatura di pareti, soffitti, porte e finestre;
Rifacimento di intonaci interni;
Impermeabilizzazione di tetti e terrazze;
Manutenzione degli impianti tecnologici per garantire efficienza;
Verniciatura delle porte dei garage.
Il bonus si applica a lavori svolti sia su singole unità immobiliari residenziali che sulle parti comuni di condomini, con l'obiettivo di incentivare interventi di miglioramento, ristrutturazione e manutenzione.